sabato 7 gennaio 2012

Secondo giorno, stranamente la voglia ancora passa...

Oggi voglio parlare di uno dei miei poeti preferiti (forse secondo solo a Baudelaire), e cioè John Keats. In realtà è da molto poco che ho scoperto questo amore, o curiosità, per la poesia, ed è ancora da meno che ho coltivato l'ammirazione per questo poeta inglese. Molti  di voi probabilmente non ne hanno nemmeno sentito parlare, o molti altri lo odieranno perché sono stati costretti a studiare le sue opere, ma nessuno certamente si è soffermato sulla sua breve e triste esistenza e sul suo enorme talento, che non ha avuto il tempo per sbocciare. L’uomo di cui vi sto parlando nacque a Londra, la notte di Halloween del  1975. A soli 8 anni la sua vita cominciò però a prendere una piega molto triste e sfortunata, caratteristica che diventerà onnipresente. Infatti nel 1804 il padre cadde da cavallo e morì. Cominciano così una serie di sfortunati eventi che culminarono con la morte del giovane fratello Tom (affetto da tubercolosi). Egli nel frattempo coltivò uno smisurato amore per l’arte e la poesia, tanto da abbandonare gli studi di medicina per dedicarsi toto corde alla letteratura. Nel 1817 conobbe la donna che gli cambiò la vita, Fanny Brawne. L’amore del poeta sarà ricambiato dalla ragazza, ma Keats non poté mai sposarla, perché mostrando ormai gli inequivocabili sintomi della tubercolosi, fu costretto a trasferirsi a Roma, dove morì il 24 febbraio 1821 all’età di appena 26 anni…

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